CALCIOMERCATO MILAN - L'ex allenatore di Chelsea, Milan e Juventus Carlo Ancelotti nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport consiglia alla squadra rossonera di puntare per il ruolo di vice Cassano sull'attaccante ivoriano del Chelsea Didier Drogba oppure su Nicolas Anelka sempre in forza nella formazione londinese.
Una sponsorizzazione quella di Ancelotti che vi avevamo già anticipato nei giorni scorsi e che è sicuramente molto logica e strategica. Infatti, stiamo parlando di giocatori non proprio giovanissimi ed entrambi non al centro del progetto tecnico che Villas Boas sta portando avanti nel Chelsea.
Drogba che va verso i 34 anni da compiere il prossimo marzo, vedrà scadere il proprio contratto con i Blues il prossimo giugno e dunque da un punto di vista economico sarebbe acquisibile già da gennaio praticamente a parametro zero. Inoltre da un punto di vista tecnico stiamo parlando di un giocatore di livello assoluto che può ricoprire sia il ruolo di prima punta che quello di vice Ibra consentendo così allo svedese di riposare in qualche occasione.
Stesso discorso vale per l'attaccante francese Nicolas Anelka che di anni però ne compirà 33 sempre il prossimo marzo. Un giocatore che lo stesso Ancelotti spesso e volentieri ha schierato da attaccante esterno ma in passato, sovente, ha ricoperto il ruolo di prima punta e anzi probabile che se il Milan ed in particolare Allegri in qualche occasione voglia schierarsi con due punte centrali lui può tranquillamente integrarsi con Ibra in quanto capace di spaziare molto.
Adesso la palla passa all'amministratore delegato Adriano Galliani che dovrà decidere il da farsi ma a mio giudizio le ultime dichiarazioni rilasciate portano in questa direzione almeno come identikit.
In conclusione queste sono le dichiarazioni rilasciate da Carlo Ancelotti alla Gazzetta dello Sport: "Le punte del Chelsea sono serie, integre e affidabili, al Milan consiglio Anelka e Drogba. Mi piace il City, si vede la mano di un tecnico italiano. Il Real? Si avvicina al Barcellona. L'Italia? Prandelli ha dato un'anima ad una squadra a pezzi".
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