mercoledì 7 maggio 2014

A pochi giorni dalla scadenza del diritto di riscatto per il difensore Rami, il Milan pare sempre più orientato nel non esercitarla.


Adil Rami


Il Milan si appresta a sferrare l’assalto finale a quella che sarebbe una qualificazione alla prossima edizione di Europa League, sulla quale pochissimi avrebbe scommesso un solo euro fino a qualche settimana fa. Tuttavia, il focus della dirigenza rossonera è ben lontano dal rettangolo di gioco non solo per la scarsa attenzione che negli anni della presidenza Berlusconi si è data a competizioni europee diverse dalla Champions, ma anche e soprattutto in ragione delle incertezze sul futuro della squadra rossonera.




Infatti, l’amministratore delegato Adriano Galliani è in questo ore a lavoro non solo per valutare la posizione del tecnico olandese Clarence Seedorf ma anche per sciogliere alcuni dubbi legati ad una serie di calciatori. In particolare entro il prossimo 20 maggio il Milan dovrà decidere se riscattare o meno il difensore francese Adil Rami. L’accordo prevede un esborso per il passaggio a titolo definitivo di circa 7 milioni di euro. Una cifra abbastanza importante per gli attuali flussi di casa del Milan e che quindi richiede un’attenta valutazione sul da farsi. Entrando maggiormente nel merito, la dirigenza rossonera sarebbe orientata nel non esercitare il diritto di riscatto per poi ridiscutere in futuro i termini e magari ottenere uno sconto dal Valencia contando anche sulla rottura totale che nella prima parte di stagione c’era stata tra il club spagnolo ed il giocatore francese.

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