giovedì 31 gennaio 2013

Nel giorno dell’ufficialità dell’operazione con cui il Milan ha prelevato per circa 20 milioni di euro più eventuali 3 di bonus legati ad alcuni obiettivi dal Manchester City con un contratto di quattro anni e mezzo a circa 4 milioni e 250 mila euro a stagione, l’amministratore delegato Adriano Galliani piazza un colpo in uscita. Infatti, l’olandese Urby Emanuelson in ragione del fatto di aver trovato pochissimo spazio in questa prima parte di stagione, ha deciso di accettare il prestito alla squadra inglese del Fulham. La formula prevede un prestito con diritto di riscatto. 


Intanto ecco le prime parole del procuratore di Mario Balotelli, Mino Raiola: “La battuta sulla Gioconda? C'è una fuga di cervelli, dovevamo riportare qualcuno in Italia. Balotelli è un bene culturale. La Serie A ora vale il 50% in più e la Premier League vale il 50% in meno. La serie A è diventata più appetibile adesso. I giornalisti in Inghilterra sono tristi, pensano di perdere il posto di lavoro. L'importante, scherzi a parte, è stato riportare un top player in Italia. Negli ultimi 60 giorni la trattativa ha rischiato di saltare almeno 7/8 volte a causa dei giornalisti. La proprietà del City era molto infastidita perchè non voleva vendere. Non ho mai parlato con nessuno per questo motivo. Abbiamo fatto un lavoro certosino, non è stato facile riportarlo in Italia. Devo ringraziare il Milan che non si è mai tirato indietro. Il rapporto con i tifosi in Inghilterra? Un rapporto straordinario anche a Manchester con i tifosi, è sempre stato trattato bene. I problemi erano con un certo modo di fare stampa, la più grande difficoltà per Mario in Inghilterra era vivere come una persona normale, ormai non era più possibile. Berlusconi e la telefonata di ieri a Mario per chiarirsi? Quello che si sono detti rimane tra loro. Mario ha capito subito che era stato un malinteso, erano abbastanza avanti in certi discorsi. Il più grande chiarimento è stato acquistarlo. Non mi interessano le parole ma i fatti. Anche Barbara è felicissima. L'affare è durato un paio di mesi, Mario è un idolo e il suo ritorno è un segnale positivo per tutte le squadre italiane. Siamo stati equilibrati e alla fine ci siamo riusciti. Grazie al Milan che ci ha creduto fino in fondo. Mario è un grande talento, finora non ha fatto vendere neanche la metà di quello che vale. Gli inglesi si pentiranno di averlo perso. La Juve? Non parlo di altri. Lui è un giocatore del Milan. Lo potevano prendere tutti, ma il Milan è l'unico che ci ha creduto fino in fondo”. 

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